Origine

Pochi avrebbero scommesso sul terreno di contrada Santa Maria a Marsala: un’enorme distesa di ‘cuti’ (ciottoli), difficilissima da coltivare. Questa terra nel corso degli anni ha accolto luci ed ombre, fatiche e risultati, delusioni e gioie. Da campo militare per i soldati, durante la guerra, a luogo di vita e speranza a cui gli uomini hanno affidato i loro sogni.

Dando fiducia e amore alla vigne costellate dalle piccole pietre, abbiamo intrapreso il nostro progetto che lega il vino e la sua cultura al rispetto della natura e alla bellezza del territorio.

1900
Per aspera ad astra
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Per aspera ad astra
Fra i “cuti” di contrada Santa Maria si coltiva la vigna. Un vitigno autoctono, aspro e determinato, come la terra dalla quale prende nutrimento, lo zibibbo. Qui le pietre, tanto odiate dai contadini di un tempo, sono in realtà la risorsa principale: mantengono umido il terreno nei lunghi periodi di siccità e si rivelano determinanti di fronte al caldo e all’afa delle infinite estati siciliane.
1930
Due fratelli insieme
Due fratelli insieme
I fratelli Angelo e Peppino Mannirà, tornati a casa sani e salvi dalla guerra, si dedicano alla coltivazione della terra. Sostenendosi e incoraggiandosi a vicenda, cominciano dapprima come braccianti a giornata, poi come affittuari di pezzi di latifondi affidati dai signori di allora. Grazie al duro lavoro i due fratelli riescono ad acquistare parte dei terreni che fino a quel momento avevano lavorato per conto di altri. Angelo mette su famiglia e aggiunge alle sue proprietà quelle della moglie. Peppino, invece, rimane celibe e alla sua morte lascia i suoi averi ai nipoti.
1970
Una storia marsalese
Una storia marsalese
A proseguire le orme di Angelo, coltivando le proprietà di famiglia e incrementando i fondi agricoli, è il figlio Michele, instancabile lavoratore e grande appassionato della terra e dei suoi frutti. Trasmette ai figli Tommaso e Davide la passione per il vino e il rispetto per il territorio che lo produce. Frattanto ai terreni di famiglia si aggiungono quelli di proprietà del suocero Tommaso Maggio. La dedizione del lavorare insieme, tutelando la natura, è il valore con cui la famiglia Mannirà decide di proiettarsi verso il futuro.
2017
Produttori di biologico
Produttori di biologico
Davide e Tommaso, consapevoli di dovere fronteggiare la modernità con indole visionaria, ma preservando l'essenza delle origini, scelgono di convertire l'azienda in biologico. Nasce Mannirà Bio: le coltivazioni riguardano vitigni autoctoni siciliani (frappato e pignatello per i vini rossi, zibibbo, grillo, catarratto e insolia per i bianchi) su una superficie complessiva di oltre 50 ettari di terreno, tra i comuni di Marsala e Mazara del Vallo. Dei 100 quintali di uva ad ettaro prodotti solo una piccola parte viene vinificata e imbottigliata.
2019
Vino e design sul territorio
Vino e design sul territorio
Tommaso e Davide decidono di ampliare il loro progetto all’insegna del biologico e di creare un legame più diretto e visibile con il territorio. Nel cuore del centro storico di Marsala, nei pressi di porta Garibaldi, con intraprendenza e temerarietà, aprono l'enoteca Mannirà Bio, un luogo per tutti gli appassionati di vino, cibo e convivialità. Uno spazio di design, all’interno del quale si sviluppa la filosofia Mannirà Bio, che fa dell’etica e della sostenibilità valori fondanti e della bellezza del territorio narrazione. Un ambiente accogliente, in cui parole, musica e sorrisi, accompagnano ogni degustazione.
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